Words Are Windows (Or They Are Walls). Introduzione alla Comunicazione Nonviolenta
Marshall B. Rosenberg
01. Adottare la Comunicazione Nonviolenta per riconnettersi alla nostra naturale benevolenza.
Immagina per un momento di trovarti in un luogo dove ogni scambio, ogni parola, ogni gesto è motivato da un genuino e reciproco desiderio di arricchire la vita. Un luogo dove dare e ricevere non sono transazioni, ma espressioni gioiose di connessione. Secondo Marshall B. Rosenberg, l'ideatore della Comunicazione Nonviolenta (CNV), questo non è un mondo utopico, ma il nostro stato naturale, un "impulso del cuore" ❤️ che ci spinge verso la benevolenza. Ma allora, se questa è la nostra natura più profonda, perché così spesso ci troviamo invischiati in conflitti, incomprensioni e sofferenza? E, al contrario, come fanno alcune persone, persino di fronte alle peggiori atrocità, a rimanere connesse a questa bontà fondamentale? Queste sono le domande che hanno tormentato Rosenberg fin dalla sua infanzia, vissuta tra le violenze razziali di Detroit, e che lo hanno spinto a sviluppare un approccio che ci aiuta a ritrovare la strada verso il nostro cuore. La CNV parte da un'intuizione tanto semplice quanto potente: il linguaggio che usiamo ha un ruolo determinante nel connetterci o disconnetterci dalla nostra natura compassionevole. Le parole, come scriveva la poetessa Ruth Bebermeyer, possono essere "finestre oppure muri". 🖼️ Spesso, senza rendercene conto, costruiamo muri di giudizi, critiche e pretese che ci isolano dagli altri e persino da noi stessi. La CNV ci invita a fare qualcosa di diverso, a trasformare il nostro linguaggio da una serie di reazioni automatiche a risposte consapevoli. Non si tratta di imparare una tecnica o una formula magica, ma di "imparare a dirigere la nostra attenzione". Rosenberg illustra questo concetto con una storiella divertente: un uomo cerca le chiavi sotto un lampione. Un poliziotto gli chiede se le ha perse lì. "No," risponde l'uomo, "le ho perse laggiù nel vicolo". "E allora perché le cerca qui?" chiede il poliziotto. "Perché qui c'è più luce!" 💡. Allo stesso modo, il nostro condizionamento culturale ci porta a cercare soluzioni ai nostri problemi (come la mancanza di connessione o di armonia) in luoghi ben illuminati ma sbagliati, come la ricerca del colpevole o l'analisi dei torti altrui. La CNV ci insegna a puntare la torcia della nostra consapevolezza dove possiamo davvero trovare ciò che cerchiamo: nel cuore dei nostri bisogni e di quelli degli altri. Per fare questo, la CNV ci offre una sorta di bussola con quattro punti cardinali che guidano la nostra attenzione. Il primo passo è osservare i fatti concreti, senza mescolarli con le nostre valutazioni o i nostri giudizi. Invece di dire "Sei un disordinato", potremmo dire "Quando vedo tre calzini sporchi sotto il tavolo del soggiorno...". Il secondo è esprimere i sentimenti che questa osservazione suscita in noi: "...sono di cattivo umore...". Il terzo, e forse il più importante, è collegare questi sentimenti ai nostri bisogni universali e insoddisfatti: "...perché ho bisogno di ordine negli spazi che condividiamo". Infine, il quarto passo è formulare una richiesta chiara, concreta e positiva che possa contribuire al nostro benessere: "...Saresti disposto a mettere via i calzini o a portarli nella cesta della biancheria sporca?". Questi quattro elementi non sono solo una guida per esprimere la nostra sincerità, ma anche una mappa per ascoltare gli altri con empatia, cercando di cogliere, dietro le loro parole (anche quando sono di rabbia o di accusa), le loro osservazioni, i loro sentimenti, i loro bisogni e le loro richieste. È un processo che, come dimostra l'esperienza di Rosenberg nel campo profughi di Betlemme, ha il potere di trasformare un grido di "Assassino!" in un invito a cena, semplicemente ascoltando la sofferenza e il bisogno di sicurezza e dignità che si nascondevano dietro quell'accusa. 🕊️ Questo approccio si rivela prezioso in ogni ambito della vita, dalle relazioni di coppia, dove può aiutare un marito e una moglie a riscoprirsi dopo anni di silenzi, fino alle aule scolastiche, dove può trasformare un "bambino difficile" in un compagno capace di esprimere la sua rabbia con calma, e persino nei negoziati internazionali. La CNV ci offre gli strumenti per abbattere i muri che abbiamo costruito e riscoprire che, al di là delle differenze, condividiamo tutti gli stessi bisogni fondamentali di amore, rispetto, sicurezza e comprensione.
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